giovedì 27 settembre 2007

Indigenza e diritti

Ha avuto una certa eco una notizia di ieri. Una donna è stata considerata innocente per avere occupato abusivamente una casa. Innocente perchè è stata considerata in stato di necessità (ovviamente per motivi economici). Ci credo che ha suscitato una certa eco la notizia. Questa sentenza, a mio avviso allucinante, da ragione a chi vuole farsi giustizia da solo. Situazioni come queste devono essere tutelate dalla legge, non dall'iniziativa personale. Non ci si può tutelare da soli. Se mancano dei diritti, va riformata la legge, non è possibile che ognuno si arrangi per conto proprio. Dispiace per il caso singolo, ma la donna a mio avviso sarebbe dovuta essere considerata colpevole...





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9 commenti:

Anonimo ha detto...

Dal punto di vista "legale" hai ragione. Altrimenti bisognerebbe considerare innocente anche chi uccide l'assassino del proprio figlio, chi ruba in banca per pagare le rate del mutuo aumentate, etc.
Però diciamo che esistono leggi particolari, in molti stati, emanate per difendere diritti essenziali, di sopravvivenza, quali la casa e il cibo.
In molti stati lo "squat" (occupazione abusiva) non è punibile. Perchè è un reato anche tenere una casa sfitta quando c'è gente che non ha dove dormire. Alla fine chi occupa in quel caso non ruba niente, utilizza semplicemente qualcosa che non aveva alcun utilizzo.

Anonimo ha detto...

siamo già molto avanti sulla strada dell' anarchia (in modo strisciante e silenzioso)

Piero

Marco ha detto...

Nex:
Vero tutto ciò che dici. Però secondo me la difesa dei diritti essenziali deve passare attraverso lo stato, e non con l'iniziativa personale. Mi spiego meglio: d'accordo, difendiamo i diritti e facciamo in modo che lo stato predisponga alcuni stabili - decisi dallo stato - per i poveri. Se lasciamo che il singolo decida autonomamente cosa può o non può attuare si entra in gravi difficoltà interpretative (e se quella casa non fosse sfitta ma fosse usata una volta al mese per portarci l'amante?? Oppure, e se mi rovina la casa?? Chi paga?)

Marco ha detto...

Piero: Capisco cosa intendi ma ritengo le tue preoccupazioni eccessive. La repressione totale ha sempre ottenuto l'effetto opposto. Le prime grandi monarchie del secondo millennio a crollare sono state le più assolutiste (vedi la Francia ad esempio), le più tolleranti sono quelle che hanno retto il potere per più tempo (vedi Inghilterra). La criminalità è alimentata dalla povertà; una lotta davvero efficace deve combattere la causa (la povertà) non il risultato. Quindi adibiamo stabili per i poveri, forniti dallo stato. Ovviamente di proprietà di nessuno, senza creare alcun esproprio o amenità del genere

Anonimo ha detto...

Che male fa un occupante in una casa sfitta?
Se ha danneggiato l'immobile, o procurato perdite economiche, paghi i danni.
Se ha fatto del male a qualcuno per appropriarsene, sia processato e sconti la sua pena.
Ma la semplice occupazione di per se non è un reato.
Se il proprietario dell'immobile è l'IACP, e la casa è rimasta sfitta per lungaggini burocratiche o inefficienze, non c'è nessun dolo.
Se il proprietario è un privato, il processo penale lo farei a lui per spreco di un bene importante come la casa e conseguente danno alla società civile. Gli alloggi sfitti ai privati dovrebbero essere sequestrati, come si fa con i beni dei mafiosi.
Se io voglio tenere case sfitte in un mondo in cui molti non ne hanno neanche una, dovrò spendere MOLTO per tenerle sfitte (in vigilanza, custodia, etc). Altrimenti qualcuno le occuperà. E neanche la minaccia di ergastolo potrà impedire a una famiglia senza tetto di occupare una casa vuota.
Senza contare che la galera, i processi, la polizia, etc. hanno un costo, e io in quanto contribuente non voglio spendere soldi per garantire diritti a strozzini o enti inefficienti che vogliono tenere case sfitte.
Sono disposto a pagare tasse per evitare violenze, per garantire cure a chi non se le può pagare, per punire chi usa violenza contro indifesi. Ma non per aiutare a tener vuote le case.
In inghilterra, in Francia, in Olanda, e credo in molti altri paesi civili, se voglio tenere una casa sfitta posso stipulare un particolare contratto con cui un inquilino fa da anti-squat, non paga affitto ma è tenuto a lasciare l'alloggio immediatamente quando richiesto. Se non lo faccio, e un occupante entra nella mia casa sfitta, ha diritto anche all'allacciamento utenze se il proprietario non dimostra di averne necessità immediata. E se l'alloggio è di edilizia pubblica non possono sfrattarmi finchè non viene assegnato. Lo trovo un grande segno di civiltà.
Non è tollerabile da una società civile avere case vuote e gente per strada, medicinali buttati e gente ammalata, cibo sprecato e gente affamata.
La rivoluzione francese ha dimostrato che quando c'è la fame, non basta l'investitura divina o lo status quo a garantire prevaricazioni e giustificare disuguaglianze.
E ben venga l'anarchia, anche non strisciante, a livellare un po' le disuguaglianze sociali, se può permettere a chi non ha niente di avere almeno un tetto e un po' di cibo, se può buttare giù questo mastodonte di burocrazia, se può scrollarci di dosso queste piattole di politici e mangiapane a tradimento.

Marco ha detto...

Nestore: Beh, tu scrivi: "Se ha danneggiato l'immobile, paghi i danni". Questa è pura teoria. Nella realtà, un indigente non avrà mai i soldi per ripagare i danni. Già questo a mio avviso sarebbe motivo sufficiente per dire a chiare lettere "NO" ad una proposta del genere.
Poi, se viene trovato un immobile sfitto, che ne sappiamo del perchè, o per quanto, l'immobile è sfitto? Se tu parti per le vacanze e stai via due settimane, ti piacerebbe tornare a casa e trovare gente che mangia la roba del tuo congelatore e dorme nel tuo letto? :)))
Poi non è detto che sia uno spreco, ci possono essere mille motivi per i quali una casa è vuota: magari i proprietari la vogliono dare in affitto e stanno aspettando un inquilino che sia disposto a pagare una certa cifra (è solo un esempio). Ma in ogni caso, secondo me, non si può proprio andare a dire a un altro come deve comportarsi e cosa fare dei propri bene. In fondo sono soldi suoi, e ne fa quello che vuole. Mi viene da pensare a chi lascia una montagna di soldi in banca senza utilizzarli. Senza spenderli e senza investirli. Oppure tutti in liquidità "sotto al materasso" . Questo è uno spreco ancora maggiore: facendo costruire una casa hai fatto lavorare dei muratori, tenendoli sotto il materasso no. A suo modo, è uno spreco anche questo.
Mi viene in mente un'ulteriore riflessione: se lasciamo che la gente si impadronisca delle case sfitte, secondo te chi avrà le case sfitte più belle e più spaziose? Il più forte. O il più armato. Se tu passi dall'iniziativa personale e non controlli a livello statale, viene su ovviamente la violenza :)
Poi ti ripeto, a costruire, oppure ad adibire, dei capannoni in cui possono stare al caldo i poveri, con delle mense per i poveri (a patto che questi siano iscritti a liste di collocamento, per favorire il loro reinserimento nella società), a spese dello stato, io sono perfettamente d'accordo ;)

Ciao ciao, Marco

Anonimo ha detto...

Tu dici:
" Questa è pura teoria. Nella realtà, un indigente non avrà mai i soldi per ripagare i danni."
E quindi? che gli fai? Gli tagli un arto, come gli antichi romani?
Esiste un principio base, che le società non hanno imparato, che è questo:
"quando riduci la gente in una situazione in cui non ha più niente da perdere, sei più debole tu che hai qualcosa da perdere".
Non accetto il discorso delle due settimane di ferie e della casa occupata. Un conto è ciò che ti serve per vivere, un conto è il surplus. UNA casa è per vivere, le altre sono surplus. Persino nell'antichità esisteva l'usucapione, per preservare la collettività dall'avidità di chi lasciava inutilizzato un bene importante come la terra.
Le case vanno usate. Affittate, abitate, quello che vuoi, ma vanno usate. Se non la usi, non ti serve.
Il discorso è: se qualcuno ruba la roba che ho in cantina, sono contento? No, ma pace. Non voglio certo che qualcuno vada in galera perchè usa qualcosa che non mi serve.
La casa tenuta sfitta, è come per me la roba che ho in cantina: sta la, è mia, ma non mi serve. quindi, o sono pronto a difenderla, o qualcuno a cui serve di più se la prenderà.
Altrimenti PAGHI PER DIFENDERLA. non sono disposto a pagare con le mie tasse la difesa dei beni dei ricchi, punto. Se li difendano loro, a loro spese. Sono ben altri i problemi della società.

"se lasciamo che la gente si impadronisca delle case sfitte, secondo te chi avrà le case sfitte più belle e più spaziose? Il più forte. O il più armato."
Perchè adesso chi le ha? il più ricco. o il più mafioso. Ovvero il più forte, o il più armato. Cosa cambia?

Anonimo ha detto...

Mi pare che lo "sceriffo" Nex abbia poche idee ma molto confuse.
Estendiamo il discorso : a me, sono disoccupato da tempo, fa molto comodo non dico un intero appartamento ma una camera o due, naturalmente uso bagno e vorrei iniziare la mia nuova vita proprio a casa di Nex! Tanto una stanza o due sicuramente libera ce la ha ! Acqua luce e gas e condominio li paga lui naturalmente, visto che secondo me adesso lui sta meglio di me. Dico male ?? no perché questa non è una mia fisima ma è la proiezione al giorno di oggi di quanto mi capitò anni fa in un paese dell' est quando venni accompagnato da una camionetta della Volkspolizei a casa di una vedova assieme ad un collega e lei ci ha dovuto cedere una camera da letto, il soggiorno e l'uso del suo (unico e malridotto) bagno. Avessimo voluto scoparla ... ci siamop capiti !
Dimenticavo : avrei anche bisogno di un pò di soldi e se Nex gentilmente mi favorisce il portafoglio ... chi se ne frega se si è dovuto fare un culo così per guadagnarli ... ne ha più di me !!
Le logiche di Nex andavano bene (bah!) forse 100 anni fà nella Russia zarista e contadina ... ma la storia ha pesantemente bocciato questi modelli sociali ... resta qui da noi qualche incomprensibile irriducibile, che peraltro in quegli anni, se contraddiva il potere costituito, sarebbe stato direttamente internato nei manicomi di stato.
Qui da noi, volendo strafare, i sinistri sinistroidi locali hanno leggermente scazzato facendoli abolire ... forse oggi sarebbero tornati loro comodi ... zitti, buoni, non contraddite il potere else siete matti duri da rinchiudere !!!
Ciao a tutti

Piero

Anonimo ha detto...

Allora partiamo dall'inizio.
La notizia che cita Marco riguarda una donna con un figlio che ha occupato una casa IACP sfitta da anni. Lo ha fatto in situazione di forte necessità. Poi i giornali ci hanno ricamato sopra, perchè quello che fa vendere più giornali è farla fare sotto ai vecchi|benestanti|conservatori facendo credere che ci siano orde di albanesi che stuprano e rapinano, e milioni di finti poveri che occupano case di privati quando potrebbero tranquillamente andare al mediterranee.
Io ho detto fin dall'inizio che se c'è dolo, va punito. Ma quale punizione credi possa far paura ad una madre che deve far dormire suo figlio sotto un tetto?
E' un po' come gli immigrati clandestini: affrontano organizzazioni mafiose, mare su barche di fortuna, fame, malattie... si può immaginare che paura possa fargli un foglio di via o due mesi di carcere.
Quello che voglio dire è che quando le differenze sociali diventano enormi, quella sorta di entropia che esiste anche nelle relazioni sociali troverà dei modi per ridistribuire nuovamente la ricchezza. E renderà sempre più costoso difendere il troppo.
Non capisco tutto lo scandalo che ha suscitato il fatto che una donna indigente con un figlio abbia occupato una casa (di edilizia pubblica) sfitta. Siamo in un paese in cui si ride di chi non paga le tasse, si permette a politici amici di mafiosi di sedere in parlamento, si tollera il professionista che non rilascia fattura, e poi, per un caso così tutti scandalizzati.
Certo, ha sbagliato, ma la legge ha sempre avuto un occhio di riguardo per chi agisce in situazione di forte necessità, soprattutto se il danno che viene fatto è esclusivamente di tipo patrimoniale e non fisico.


Volevo poi commentare i due esempi che mi hai fatto.

Sul discorso delle stanze in più, ovviamente le difenderei da chi vuole impossessarsene. Ovviamente non ti permetterei di usare le eventuali stanze in più (che comunque non ho). Se poi tu riuscissi ad occuparle senza fare danni e senza farmene accorgere...
Credo comunque che sia evidente che l'esempio che fai non c'entri nulla con il caso che stiamo discutendo. L'iperbole tipica della dialettica di regime pre-bellico (quella dei manifesti con i negri cattivi che rapivano bianchissime e illibate donne italiche, per intenderci), è ormai inefficiente.

Per quanto riguarda l'esempio dei soldi il discorso è totalmente diverso.
Se io occupo una tua casa, la casa rimane tua, e non ti creo alcun danno economico. se ti prendo dei soldi, poi non puoi più usarli tu, quindi ti creo un danno.

Ripeto, non dico che sia giusta l'occupazione, non dico che non vada punita, non dico che non si abbia il diritto di difendere le proprie cose. Ma lo stato è già abbastanza ingolfato da non doversi prendere anche queste beghe!

E soprattutto ritengo che i problemi sociali vadano affrontati e risolti, perchè ad un certo punto la polizia e le galere non basteranno più per difendersi da tutta la gente che non ha da mangiare o un posto dove dormire.